In occasione della Giornata Mondiale contro la
violenza sulle donne, una riflessione sul ruolo che esse ricoprono nella
società odierna
Rubrica:
Le donne. Quanta strada da percorrere.
Di
Pasquale De Luca
“Le donne non sono una fauna speciale e non capisco per quale ragione esse debbano costituire, specialmente sui giornali, un argomento a parte: come lo sport, la politica e il bollettino meteorologico”.
Chi più di Oriana
Fallaci poteva esprimere in maniera così diretta e succinta il pensiero di
tutto il pianeta sull’essere umano generato dalla costola di un uomo? Non è di
certo un tabù che, nonostante le guerre e le rivoluzioni messe in atto dalle
donne per rivendicare i propri diritti, quest’ultime rappresentino ancora il “sesso
inutile” di ogni civiltà o Nazione che sia.
In alcuni paesi, tale figura è schiavizzata, seviziata,
in altri è costretta ad accettare la poligamia, in altri ancora a uccidersi se
rimane vedova, poiché senza il suo uomo ormai non conta nulla. Oppure, in un
tempo lontano, erano costrette a fasciarsi i piedi in modo da bloccarne la
crescita solo per piacere agli uomini che – in Cina – preferivano le donne con
i piedi piccoli, incuranti del fatto che questo potesse comportare problemi di
postura.
Ciò nonostante, in Italia? La donna è davvero libera come crede di essere? Non è forse vero che, inutile elencare gli innumerevoli casi di violenza, si vede costretta ad accettare le angherie di un uomo? E la prostituzione non è essa stessa una forma di schiavismo?
Ciò nonostante, in Italia? La donna è davvero libera come crede di essere? Non è forse vero che, inutile elencare gli innumerevoli casi di violenza, si vede costretta ad accettare le angherie di un uomo? E la prostituzione non è essa stessa una forma di schiavismo?
“Baby-squillo”: è questo il nome attribuito ad una nuova
forma di prostituzione minorile – che ha avuto come centro di scandalo Roma –,
ma ormai diffusosi in tutta la nostra penisola. Si tratta di ragazzine
adolescenti che, solo per una ricarica o per comprare un articolo griffato,
donano il loro corpo innocente a uomini – se così si può definirli – disposti a
pagare qualsiasi cifra per soddisfare il loro bisogno sessuale. Imprenditori,
padri di famiglia e persone di un certo rilievo sociale sono tra gli indagati.
Abusavano di una minorenne, lo facevano senza scrupoli, senza pensare alla loro
reazione se un giorno, aprendo quella stessa porta, di quello stesso appartamento,
avessero trovato la propria figlia. Alcune volte, però, sono le minorenni – che
con un click – hanno iniziato a spogliarsi dinanzi alla web-cam per gioco, per
poi ritrovarsi in un giro di prostituzione.
Non a caso, in questi giorni, la notizia che ha destato
più scandalo è stata quella di una madre che costringeva la figlia a
concedersi, in cambio di denaro. La minacciava di ritirarla da scuola se solo
avesse pensato a studiare, piuttosto che a “lavorare”, così la figlia cedeva al ricatto. La donna, appena
arrestata, è stata picchiata dalle altre detenute del carcere, che, in questo
modo, hanno deciso di esprimere la loro solidarietà alla ragazzina e
l’indignazione per quanto accaduto. Di certo non è con il sangue o con la
vendetta che si risolve un problema radicatosi ormai nella nostra società, c’è
bisogno che qualcosa cambi, che le lotte dalle donne per rivendicare la propria
libertà non risultino vane.
È inammissibile che i genitori non si pongano delle
domande se la figlia, varcando la soglia della propria casa, ogni volta ritorna
con una borsa o un vestito costoso, pur sapendo che non disponeva di una tale
cifra per acquistarlo. È disgustoso che una madre costringa la propria figlia a
vendersi per contribuire alle spese della casa. Si può definire genitore chi è
totalmente assente nella vita dei figli o chi li costringe a tali supplizi? E
se questo avviene, dove sono le Istituzioni, che in quel momento, dovrebbero
sopperire alla mancanza di tale figura? Queste ragazzine sopraffatte dalla
corruzione della società sono abbandonate a se stesse e, quando ci si accorge
di loro, è già troppo tardi perché lo scandalo è scoppiato!
FOTO: © MIRANDA ROSE |
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